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    A Conversation with... Gennaro Formosa

    Gennaro Formosa, 45, opens for me the doors of his Sartoria in Vico Cavallerizza a Chiaia 37. Today he runs the family business and loves to talk about his father Mario, his life in the sartoria and for the sartoria. After having worked with Quintano, a renowned tailor in Napoli, Mario decides to found his own business in 1962, in few years becoming a reference of male elegance in the Neapolitan city.
    Gennaro Formosa, classe 1968, mi apre le porte della sua sartoria di Vico Cavallerizza a Chiaia. Oggi gestisce l’attività di famiglia ed ama parlare di suo padre Mario, della sua vita in sartoria e per la sartoria. Dopo aver lavorato presso il sarto Quintano a Napoli, Mario Formosa decide di costituire una ditta individuale nel 1962, riuscendo a diventare in pochi anni un punto di riferimento dell’eleganza maschile nel capoluogo campano.

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    Gennaro tells me tales of a black and white city, made of gentlemen and noblemen, art enthusiasts and tailors, all meeting up in the sartoria, where it was easy to find the Count playing cards with the worker…When Mario was alive, there was no difference between the house and the workplace, between family and work. Coming in was like being received in a family; in order to have a suit made by Mario Formosa either you had to be introduced by a friend or a relative, and the customer often turned into a close friend. A trust relationship allowed the tailor to advise the customer, making him look every time thinner, stronger, more handsome and so on.
    Gennaro mi racconta storie che hanno i colori di una Napoli in bianco e nero, fatta di gentiluomini e nobiluomini, di cultori d’arte e di sarti, che si ritrovavano in quel microcosmo chiamato sartoria, dove ad un tavolo non era difficile trovare un Conte che giocava a carte con un operaio… Quando c’era suo padre non vi era differenza tra la casa e la sartoria, tra la famiglia e il lavoro. Entrare in “bottega” era come essere accolti in famiglia: per avere un abito tagliato da Mario Formosa bisognava essere presentati da un amico o parente e il cliente finiva sempre per diventare un amico. Si instaurava così quel rapporto di fiducia che permetteva al sarto di indirizzare e valorizzare il cliente, per farlo sembrare ogni volta più magro, più in carne, più bello, più alto e così via.

    The cold customer was not even considered by Gennaro’s father: the sartoria was not meant as a shop where people were coming in just to buy a product. Mario had such a charm that he was personally choosing the right fabric for the customer, maybe dissuading him from the double-breasted jacket, to recommend a single-breasted one, or a windowpane instead of a pinstripe, a flap pocket instead of a patch one. He was even able to turn possible defects of the jacket into strength points. The importance of the taste of the tailor himself is confirmed by Mario’s lapels, that were hand-cut without paper models, so that every jacket was different, every lapel was featuring a different belly. This is what Gennaro calls “the charm of the imperfection”.
    Il cliente “asettico”, “freddo”, non esisteva per il papà di Gennaro, non era contemplato perché la sartoria non era concepita come un negozio in cui uno sconosciuto entrava per acquistare un prodotto. Gennaro mi racconta del padre come un uomo di tale carisma che sceglieva personalmente, di volta in volta, l’abito adatto ad un cliente, magari dissuadendolo dal doppiopetto per indirizzarlo verso un monopetto, facendogli cambiare idea su un finestrato per dirottarlo su un gessato, riuscendo perfino a fargli apprezzare eventuali “difetti” della giacca. L’importanza dello stile del tagliatore è confermata dal fatto che Mario Formosa tagliava i revers delle giacche a mano libera, senza modelli, pertanto ogni giacca era diversa dalle altre, ogni bavero presentava una “pancia” diversa; questo, come lo chiama Gennaro, è il fascino dell’imperfezione.


    An emblematic story regarding Mario’s charm is about a guy who wanted to have a half tight suit for his wedding ceremony. Mario Formosa, considering it unappropriate, persuaded him to buy a blue one. Later on, after buying the blue suit, the groom’s dad confided to Gennaro that his son had bought the half tight suit as well, but somewhere else. He didn’t want Mario to know it!
    Un aneddoto emblematico del carisma del papà riguarda un cliente che desiderava ordinare un mezzo tight per il suo matrimonio. Mario Formosa, ritenendo tale richiesta inappropriata, riuscì a dissuaderlo dalla sua idea iniziale e convincerlo ad acquistare un abito blu. Acquistato l’abito blu, il papà dello sposo confidò a Gennaro che suo figlio aveva commissionato anche il mezzo tight, ma presso un’altra sartoria; non voleva che Mario lo sapesse, per non deluderlo!

    The economic downturn has brought some major changes: now the tailor also attends the cold customer, fulfilling his requests. As Gennaro reports, there is a trend to a standardisation of the sartorial product, which means that some tailors create a paper model of the client right after the first suit, so that for the next suits he only needs to choose the fabric. This process is essential when the customer lives abroad and can’t go often to the sartoria, but the poetry is lost in this step. According to SF’s philosophy, every suit is a new challenge and the first test is always needed. The tailor gives the guidelines and the customer chooses the details, also because, for example, the length may vary depending on the cut and the model of the jacket. 
    Con la crisi c’è un cambiamento: il sarto si adegua anche al cliente freddo, si segue di più quella che è la sua richiesta. Gennaro oggi lamenta una tendenza alla standardizzazione del prodotto sartoriale, nel senso che alcuni sarti, fatto il primo abito ad un cliente, creano un cartamodello, così per gli abiti successivi basta scegliere solo il tessuto. Questo processo è indispensabile quando il cliente è straniero e non può recarsi con frequenza in sartoria, ma si perde un po’ della “poesia” del su misura. Secondo la filosofia della Sartoria Formosa, infatti, l’abito deve ogni volta iniziare da capo, come una nuova sfida e va sempre messo “a prima prova”. Il sarto dà l’impronta, poi la giacca si costruisce col cliente, anche perché, ad esempio, la lunghezza va decisa di volta in volta in base al taglio e al modello.

    Today three masters work at Sartoria Formosa: Antonio Lionelli, Antonio Persico and Dionisio D’Alise (“Don Antonio” – strangely enough – is the nickname for the three of them, who have been featured in the movie O’Mast). Along with them, there is a skilled eyelet specialist (pictured below). The canvas is outsourced, just like the trousers, which are made by the Master trousermaker Salvatore Ambrosi. Among his renowned customers, Gennaro mentions the Swedish Royal Family, the Benetton family and public figures such as the former Prime Minister Corrado Passera.
    Oggi collaborano presso l’atelier Formosa i maestri Antonio Leonelli, Antonio Persico e Dionisio D’Alise (che rispondono tutti, curiosamente, al nome di Don Antonio, tutti comparsi nel film O'Mast), un’asolaia Lucia (in foto) e una persona esterna per le tele, mentre i pantaloni sono cuciti dal maestro pantalonaio Salvatore Ambrosi. Tra i suoi clienti illustri, Formosa mi menziona i Reali di Svezia, ma anche la famiglia Benetton e personalità della politica come Cirino Pomicino e l’ex Ministro Corrado Passera.

    Dopo la sua prematura scomparsa tre anni fa, Mario Formosa lascia un’eredità difficile da gestire, ma Gennaro, con passione e dedizione sfida la crisi, forte di una solida storia fatta di tradizione e duro lavoro, preparandosi anche a lanciare una collezione di abiti ready-to-wear per il mercato orientale.
    After his premature passing three years ago, Mario Formosa leaves a big legacy, but Gennaro, with passion and dedication calls out the downturn, proud of a solid history, made up of tradition and hard work, also preparing to launch a ready-to-wear collection for the Far East market.  






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    Bespoke Hugs,Fabio
    Ph. Credits (last four): Sartoria Formosa

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