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    Dude reviewed - Mido 2014

    Mr Frescura of Kádor in his factorySome thoughts about the last MIDO fair in Milan
    Alcune considerazioni sulla recente fiera MIDO di Milano
    The Article - L'articolo
    Also this year the 44th edition of MIDO, the most important international fair dedicated to Optics, Optometry and Ophthalmology, has taken place in the futuristic pavilions of the exhibition center of Rho, near Milan. Despite in 2013 the economic recovery has stabilized in the States and emerging Countries, in Italy the rise is still far away.
    According to a report issued by CNEL, apparently 2013 was the worst year in the history of the Italian economy since the second postwar. Nevertheless, our exportations rose in 2013 of 7.2% mainly towards United States, France and Germany, pointing incontrovertible evidence: the Italian eyewear industry only grows thanks to international markets. We even produced more in 2013 (+4,3% compared to 2012), but the whole number of factories decreased of 1,3%. Many artisans had to close their workshops, some of them now live in China, where they teach locals about our productive techniques in change of six-digit wages.
    The insiders have confirmed this evidence. “Some years ago in my village were almost forty factories producing eyeglasses, today only four of five are left” – explains Antonio Frescura , founder of Kàdor, a family-run business near Belluno that has been producing eyewear since 1962. Frescura produces almost three hundred hand-made frames per day and holds out against Luxottica’s omnivorous empire. “Luxottica produces in one day what we produce in a year, but we do not impose minimum amounts, we can produce also just one frame for a private customer”.
    90% of the production of the industry is absorbed by exportations, thanks to both eyeglasses and sunglasses, but the latter perform better. Anyway, the trade balance is positive compared to 2012: this result means that the eyewear – considered the amount of production - is getting more and more important in the Italian fashion system. In other words, since the internal market is paralyzed, only strangers today can enjoy our made in Italy products.

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    Anche quest’anno gli avveniristici padiglioni del nuovo Polo Fieristico di Rho, alle porte di Milano, hanno ospitato la 44esima edizione di MIDO, la più importante Mostra Internazionale di Ottica, Optometria ed Oftalmologia. Sebbene nel 2013 si sia consolidata la ripresa negli Stati Uniti e nei Paesi emergenti, la situazione è purtroppo diversa in Italia, dove la risalita dalla recessione appare lenta. 

    Stando, infatti, ad un rapporto del CNEL, il 2013 sarebbe stato l’anno peggiore della storia dell’economia italiana dal secondo dopoguerra. Ciò nonostante, nel 2013 le esportazioni del settore hanno registrato un incremento del 7,2%, principalmente verso America, Francia e Germania, segnale di un trend inconfutabile: l’occhialeria italiana cresce solo grazie ai mercati internazionali. Si è anche prodotto di più nel 2013 (+4,3% rispetto al 2012), ma il totale delle aziende si è ridimensionato dell’1,3%. Molti artigiani sono stati costretti a chiudere bottega, alcuni di loro ora vivono in Cina, dove insegnano ai locali le nostre tecniche di produzione, in cambio di emolumenti a tanti zeri.
    E questi dati sono confermati dagli addetti ai lavori. “Nella mia zona prima c’erano circa quaranta ditte che producevano occhiali, oggi siamo rimasti in quattro o cinque“ - racconta Antonio Frescura, fondatore di Kàdor, azienda del bellunese a conduzione familiare, che fa occhiali dal 1962. L’artigiano delle montature fatte a mano in Italia produce ben 300 occhiali al dì e resiste, nel suo piccolo, all’impero onnivoro di Luxottica. “Quello che facciamo noi in un anno, Luxottica lo fa in un giorno, ma noi non abbiamo quantitativi minimi, produciamo anche un solo pezzo su richiesta dei nostri clienti”. 
    Ben il 90% della produzione del settore è assorbito dalle esportazioni, grazie ad un incremento di entrambi i comparti, vista e sole, con ruolo trainante di quest’ultima categoria. Ad ogni modo, la bilancia commerciale dell’occhialeria italiana presenta un attivo in aumento rispetto al 2012: ciò testimonia che l’occhialeria dà un apporto sempre maggiore all’attivo commerciale del sistema moda Made in Italy, rispetto al contributo in termini di produzione. In definitiva, a fronte di un mercato interno paralizzato, oggi sono gli stranieri gli unici a poter godere del nostro Made in Italy.




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       Bespoke Hugs,
   Fabio




    Credits: Marta Rovatti Studihrad for Finaest.com
    Dude Reviewed - Milano Unica 2014
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