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  • Musella-Dembech A charming mix of Neapolitan and Milanese tailoring

    Musella-Dembech

    A charming mix of Neapolitan and Milanese tailoring

    Una sartoria milanese di origini napoletane. Un padre sarto e un figlio che, dopo gli studi universitari a Milano, decide di dedicarsi nuovamente all’arte paterna iniziata ad 11 anni, armato di ago, filo e voglia di migliorare. E’ la sartoria Musella-Dembech, in Via Celestino IV, zona Piazza Vetra, a Milano. La location? Lo stesso appartamento in cui vivono, con una stanza adibita a laboratorio e il calore della moka ad accogliere i clienti tra una prova e la scelta di una stoffa. Il Maestro Francesco Musella si forgia alla corte del celebre Maestro Donnini, socio storico di Agostino Caraceni. “Ho cucito tanti abiti per l’Avvocato” – mi spiega mentre mi mostra una foto di quando aveva poco più che quindici anni. Giacca e cravatta, come di consueto illo tempore - “Guardi, avevo la manica a camicia, portavo abiti napoletani”. 

    Ciò che sorprende in questa sartoria è la notevole attenzione al dettaglio, che rende difficile inquadrare il prodotto nella sartoria milanese o napoletana tout court. La giacca, come d’obbligo a Milano, ha collo non alto e non presenta ripresa fino al fondo - “Quella serve quando il sarto sbaglia il taglio e il cliente è panciuto; tirando fuori il tessuto, si recupera l’appiombio” – specifica Francesco. Gianfrancesco, il giovane talento di casa, preferisce il doppiopetto senza spacchi e tasche senza alette. Sulla tasca applicata la doppia impuntura è solo sulla parte alta, il giromanica è aperto, non c’è spallina nelle giacche sfoderate e gli spacchi, quando ci sono, arrivano all’altezza della tasca, ma la stessa è cucita molto in alto. La coperta (il collo dietro) nelle giacche di cotone è in due pezzi per assicurare maggiore aderenza al collo e perché il cotone non "gira" come gli altri tessuti, retaggio, a quanto pare, della scuola del Donnini e particolare non troppo gradito da chi scrive. Il pantalonaio è esterno, ma lavora solo per loro. I pantaloni di Musella-Dembech sono rigorosamente sfoderati, presentano una tasca dietro curva e non dritta, il centro-dietro è cucito prima a macchina e poi ribattuto a mano. Sono soliti, inoltre, cucire due fettucce di tessuto che escono dal cinturino dietro, cui attaccano bottoni da giacca, per abbottonare le bretelle.

    Curved rear pocket
    Ribbons for suspenders

    Musella-Dembech buttonhole
    Double stitching only on the upper part of the pocket
    Cran




    With Gianfrancesco and Francesco Musella Dembech



    Bespoke Hugs,
    
    Fabio


    Dude featured on The Rake magazine - Issue 33
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